Career Day 2025, l’Università di Bologna punta sul lavoro dei giovani

Career Day

A BolognaFiere il Career Day 2025 promosso con l’Università di Bologna, 175 aziende e servizi per l’ingresso nel mondo del lavoro.

Torna il Career Day 2025, ospitato oggi al padiglione 33 di BolognaFiere, un’iniziativa realizzata in sinergia con l’Università di Bologna per creare un ponte concreto tra studenti e mondo del lavoro. L’evento coinvolge numerose imprese di eccellenza dell’Emilia-Romagna, sia italiane che internazionali, offrendo a giovani laureati e laureandi l’opportunità di partecipare a 20 workshop aziendali, durante i quali ottenere preziosi consigli sui profili più richiesti e sulle modalità migliori per candidarsi.

Gli iscritti hanno la possibilità di caricare il proprio curriculum su una piattaforma dedicata, visibile a tutte le aziende presenti, facilitando così l’incontro diretto con referenti delle risorse umane e dirigenti aziendali. A completare l’esperienza ci sono servizi fondamentali come il job placement, l’orientamento, le opportunità di tirocinio e uno spazio dedicato agli speech, pensato per approfondimenti e testimonianze.

“Questo – spiega Marco Momoli di BolognaFiere – è uno degli eventi che più ci piace organizzare insieme con l’Università di Bologna. Non si tratta di una semplice fiera, ma di un vero e proprio momento di incontro per tanti giovani che vogliono trovare uno sbocco professionale”.

Quest’anno partecipano 175 aziende, di cui oltre il 70% provenienti dal territorio emiliano-romagnolo, “a conferma – aggiunge Momoli – di quanto si creda in questa iniziativa”. Le imprese presenti si dividono in due grandi aree: il 55% appartiene ai settori dell’ICT, consulenza ingegneristica e manageriale, servizi bancari e assicurativi, mentre il restante 45% rappresenta comparti come la manifattura, l’alimentare, la meccanica, la meccatronica, l’elettronica, il tessile, la chimica e il farmaceutico.

I profili professionali più richiesti includono le lauree STEM e in economia, ma sono molto apprezzati anche i percorsi in giurisprudenza, scienze politiche, lingue, psicologia e scienze agroalimentari. Novità di quest’anno è la presenza di Art-Er, società consortile della Regione Emilia-Romagna, che propone un’iniziativa a sostegno dei giovani talenti intenzionati ad avviare una propria attività nella regione.

“In fiera – prosegue Momoli – si realizza un incontro tra un’offerta altamente qualificata, composta da laureati o laureandi Unibo, spesso con master dello stesso ateneo, e una domanda che necessita di profili specializzati. È un evento che funziona e cresce ogni anno. I giovani partecipano numerosi e con grande entusiasmo”.

Presente tra gli stand anche il rettore Giovanni Molari, che sottolinea l’importanza del legame tra università e imprese: “L’università deve continuare a contribuire allo sviluppo produttivo, non solo nel manifatturiero ma anche nei settori ICT e tecnologici, fortemente rappresentati qui. La ricerca ha bisogno di diversificarsi sempre più e instaurare relazioni stabili con il mondo industriale sarà essenziale negli anni a venire”.

Parlando del rapporto tra offerta formativa e mercato del lavoro, Molari osserva che “negli ultimi anni sono stati compiuti significativi passi avanti. La nostra offerta formativa è sempre più mirata e le aziende non cercano più solo i profili tradizionali, ma si adattano all’evoluzione. Questo è positivo per tutti”. Un esempio concreto è il corso in ingegneria elettronica, per il quale è stato eliminato il numero chiuso a causa del basso numero di iscrizioni rispetto alla forte domanda delle imprese: “Un segnale chiaro – conclude Molari – di quanto sia importante modellare l’offerta formativa sulle reali necessità del mercato”.