Borsa di studio alla Federico II per la ricerca sulle reti ottiche

Fascio di fibre ottiche

Alla Federico II una borsa di studio Open Fiber per una ricerca innovativa sulla fibra ottica condotta dal giovane algerino Mohamed Mammri.

Open Fiber continua a investire nell’innovazione tecnologica applicata alla fibra ottica e alle telecomunicazioni, sviluppando progetti speciali che coniugano ricerca e sperimentazione. Tra le iniziative più significative figura la borsa di studio dedicata alla memoria dell’ingegnere Salvatore Nigrelli, già responsabile della rete Open Fiber per il Sud Italia. Il progetto è portato avanti in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli e l’associazione solidale nata in seguito alla prematura scomparsa del professionista partenopeo.

Ad aggiudicarsi il sostegno triennale, nel marzo 2024, è stato Mohamed Mammri, giovane ricercatore originario dell’Algeria, affiancato nel suo percorso accademico da Francesco Giuseppe Della Corte, docente ordinario di Ingegneria elettronica alla Federico II. “Vorrei ringraziare l’Associazione Nigrelli e Open Fiber – ha dichiarato Mammri – per il loro supporto che mi ha permesso di partecipare a questo lavoro. In termini di tecnologia, questo programma è molto importante soprattutto perché potenzia l’infrastruttura della telecomunicazione online”.

La presidente dell’associazione, Renata Nigrelli, ha aggiunto: “Per noi è un onore essere qui, anche perché si continua quello che è il lavoro di mio padre nelle telecomunicazioni. È importante conoscere il ragazzo che sta continuando quello che era il suo percorso iniziale e mantenere vivo il ricordo”.

Il lavoro condotto da Mammri si inserisce all’interno del progetto “Graphics”, promosso da Open Fiber nell’ambito del Programma Restart e cofinanziato dal PNRR. L’obiettivo dello studio è analizzare le interazioni tra nanomateriali – in particolare il grafene – e i flussi di dati trasportati all’interno delle fibre ottiche. La ricerca, svolta a Napoli, ha già evidenziato la concreta possibilità di miniaturizzare e gestire da remoto i punti di snodo delle reti di telecomunicazione, con un impatto significativo sulla sostenibilità delle future smart city.

Questi risultati preliminari sono stati già oggetto di quattro pubblicazioni scientifiche a livello internazionale. “Questo – ha spiegato Della Corte – è un progetto che punta a realizzare un dispositivo che dovrebbe veramente stravolgere il mondo delle telecomunicazioni in fibra ottica, in quanto mira a sviluppare uno switch integrato in silicio, un microchip fotonico capace di indirizzare la luce verso il cliente senza richiedere l’intervento dell’operatore nelle cabine o centrali, operazione oggi necessaria per attivare una nuova linea in fibra. È una innovazione fondamentale”.

Nei laboratori del CNR a Napoli si è tenuto il primo incontro tra Mohamed Mammri e i rappresentanti dell’Associazione Nigrelli, guidati dalla presidente Renata Nigrelli. La missione dell’associazione è quella di valorizzare il talento indipendentemente dal contesto di provenienza. Durante l’incontro sono stati presentati i dettagli delle sperimentazioni condotte presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Dipartimento di Ingegneria elettrica e Tecnologie dell’informazione dell’Università Federico II.

“C’è una borsa di studio – ha ricordato Paolo Perrone, Responsabile Property & Facility Management di Open Fiber – che rientra nel progetto Graphics, parte della convenzione Restart e finanziata con le risorse del PNRR e con i 116 milioni di euro stanziati dallo Stato per le telecomunicazioni. Open Fiber ha voluto dedicare al compianto collega Salvatore Nigrelli una borsa di studio triennale per consentire a un dottorando di svolgere studi in questo settore”.