Università di Padova e IIT mappano il cervello con nuova tecnica

Immagine di una risonanza magnetica al cervello

Pubblicato su «Nature Methods» il nuovo studio di Università di Padova, IIT e altri atenei sul tessuto cerebrale

Un approccio sperimentale innovativo consente di rilevare un’impronta molecolare del tessuto cerebrale anche nelle zone più profonde del cervello, aprendo nuove prospettive nello studio del sistema nervoso centrale. A firmare la ricerca è un consorzio di istituzioni scientifiche e accademiche che include l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) con i centri di Genova e Lecce, il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova, l’Università del Salento, l’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro e il Politecnico di Bari.

Gli studiosi hanno sviluppato un metodo d’avanguardia in grado di esaminare la composizione molecolare del tessuto neurale, riuscendo così a ricavarne una sorta di “firma digitale” utile a distinguere condizioni normali da eventuali alterazioni patologiche.

I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla rivista internazionale «Nature Methods» e frutto anche della collaborazione con due importanti istituti spagnoli: il Centro Nacional de Investigaciones Oncológicas e il Consejo Superior de Investigaciones Científicas – Instituto Cajal di Madrid.