Università di Verona, appello del rettore per aiutare Irene

Il rettore Nocini invita l’Università e la città di Verona a sostenere Irene, studentessa spagnola gravemente ferita in un incidente.
Il rettore dell’Università di Verona, Pier Francesco Nocini, ha rivolto un accorato appello alla comunità accademica e ai cittadini per sostenere Irene Garaita Gangarossa, ventenne originaria di Bilbao (Spagna), iscritta al secondo anno del corso di laurea in infermieristica, vittima di un grave incidente stradale avvenuto l’11 gennaio scorso mentre era diretta ad Andalo, in provincia di Trento.
Le condizioni della studentessa si erano subito rivelate critiche e, dopo un lungo periodo di ricovero presso l’ospedale Santa Chiara di Trento, Irene è stata recentemente trasferita nel centro riabilitativo Villa Rosa di Pergine Valsugana.
“Fin da subito abbiamo seguito da vicino la vicenda della nostra studentessa – ha dichiarato il rettore Nocini – grazie anche alla presenza nell’ospedale trentino del professor Lorenzo Trevisiol, già docente a Verona e oggi preside della Scuola di Medicina di Trento. Nei giorni scorsi abbiamo saputo che le infermiere della struttura riabilitativa in cui è ora accolta hanno avviato una raccolta fondi per sostenere la famiglia, che ha lasciato Bilbao per starle accanto”.
Il rettore ha chiesto alla comunità universitaria di partecipare alla campagna di solidarietà promossa sulla piattaforma Gofundme, alla pagina intitolata “La cura silenziosa: esserci per Irene”.
“Voglio estendere l’invito – ha aggiunto Nocini – anche alle cittadine e ai cittadini di Verona, città che la nostra studentessa, originaria della Spagna, aveva scelto per vivere la sua esperienza di studio universitario internazionale. Sono certo che con un piccolo gesto, la comunità accademica e quella cittadina potranno offrire un sostegno concreto a Irene e alla sua famiglia in questo momento così difficile”.